Descrizione sintetica
L’immagine archetipica del sepolcro scavato nella pietra viva ha suggerito la suggestione della roccia, e di ricavare al suo interno un microspazio per il raccoglimento e la memoria.
Al rivestimento esterno è affidato il compito espressivo dell’evocazione lapidea, con i suoi effetti cangianti delle giaciture delle facce del minerale a seconda dell’ora solare; per questo i conci sono posati in esterno in medio-grande formato, con continuità in affaccio e in copertura, estendendosi alle ante apribili della porta, e implementando con la scelta bicroma gli esiti visivi tipici come di una selce sbozzata sotto l’irraggiamento diretto.
La posizione d’angolo rispetto alla sequenza delle tombe ad edicola presenti e rispetto ai percorsi interni del cimitero comunale ha offerto la possibilità di assecondare le visuali e le percorrenze mediante la deformazione del volume e l’inclinazione dei due lati particolarmente rivolti verso la porzione storica del cimitero, determinando con le giaciture conseguenti delle pareti e degli orizzontamenti alcuni effetti sullo spazio interno.
La tomba prevede la possibilità di alloggiare feretri, ossari e cinerari; ha ricavato all’interno uno spazio di quiete in cui potersi sedere per un ricordo privato dei propri defunti. La porzione traslucida di una delle ante apribili porta luce sulle tombe, con irraggiamento diretto nelle ore del mattino. Una finestra posizionata in alto sul lato opposto raccoglie invece il soleggiamento delle ore conclusive del giorno e mediante le inclinazioni di tetto e murature la riversa sulla seduta e sugli spazi più prossimi.