Descrizione sintetica
La proposta cerca di inserirsi all’interno dell’importante architettura esistente con segno di continuità materica e formale, pur con tratti linguistico-stilistici attuali.
Quanto alla forma e allo sviluppo spaziale nelle tre dimensioni, ambone e sede in marmo richiamano e dialogano con i balconi delle cantorie; le forme curve vogliono essere inoltre interpretazione della più grande e sovraordinata forma dell’abside e dello spazio voltato che avvolge gli arredi liturgici, e con essi tutto lo spazio interno della Basilica concludendosi nella visione prospettica alle spalle dell’altare storico.
Per quanto attiene l’altare si è a maggior ragione confermata la scelta del marmo, attingendo dalla gamma di marmi offerta dall’altare storico esistente, rispetto al quale si offrono rimandi diversi, nell’idea generale che la nuova mensa si proponga come implementazione di quanto già esistente e suo completamento avanzato.
Il pannello curvo rivolto verso l’aula, oltre a riproporre le geometrie curve dell’abside che vengono ribadite sui restanti lati della mensa, propone il simbolico abbraccio verso i fedeli.
Per la mensa in sommità dell’altare la forma rettangolare determina ombre sui pannelli verticali, capaci di accentuarne la curva generatrice considerata quale condizione geometrica caratteristica dell’abside: l’abside settecentesco della basilica di San Biagio prende forma dall’andamento curvilineo continuo che pervade le pareti, quindi il coro, perfino le finestre che presentano un’anta essa stessa incurvata verso la pala centrale, trasmettendosi ai balconi delle cantorie che si protendono dalle murature proponendosi nello spazio con profilo esteriore concavo-convesso.
Anche dalla visuale laterale la geometria curva di ambone e sede, e soprattutto la linea concavo-convessa dell’altare accentuata dalla mensa quadrangolare con la sua ombra, propongono il dialogo con la geometria delle balconate delle cantorie. Le curve dei pannelli laterali dell’altare rivolti alle cantorie sono concettualmente l’impronta complementare della curva dei parapetti dei balconi delle rispettive cantorie.